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Palermo, un crogiolo di culture che la rende speciale

Il mio primo approccio con Palermo è stato singolare: scendo dall’aereo e ad accogliermi fiocchi di neve giganti e un freddo da non credere. Ma neanche quest’ondata di gelo eccezionale è riuscita a raffreddare il clima di questa città dal cuore caldo. Un calore che percepisci subito, che te ne fa innamorare a prima vista e che ti porti dentro anche quando vai via.

Palermo negli ultimi anni è cresciuta, ha lottato contro i propri problemi e contro i pregiudizi. È diventata, se possibile, più bella e senza dubbio più accogliente. È stata anche Capitale della cultura dell’anno appena trascorso, un traguardo che si è meritata tutto. È una città che ti sorprende e ti conquista con la sua storia, la sua arte, la sua luce. È una città da visitare assolutamente.

Teatro Massimo e il Politeama

I teatri di Palermo sono un fiore all’occhiello per la città. Teatro Massimo, costruito alla fine dell’Ottocento, è il più grande teatro d’Italia destinato alla lirica. Con la sua stupenda gradinata, che compare anche nella scena finale del Padrino III, è un po’ il simbolo di Palermo.

Altrettanto imponente il Politeama, situato all’inizio di Via della Libertà, bellissimo esempio di architettura neoclassica.

I quattro canti

È una piazza ottagonale, detta anche ottagono del sole, punto di incrocio tra due delle più importanti strade di Palermo, via Maqueda e via Vittorio Emanuele. I quattro canti, con i loro fregi e le loro statue, sono la quintessenza della Palermo barocca.

I mercati: la Vucciria, Capo e Ballaró

Sono il cuore pulsante di Palermo, la sua parte più genuina e caratteristica, anche se nel tempo sicuramente tanto è cambiato.

Del mercato della Vucciria è rimasta ormai solo qualche bancarella e questo quartiere, dall’aspetto decadente ma per questo trendy, è ormai frequentato più per i suoi locali e per la vita notturna.

Capo, il cui ingresso è a pochi minuti a piedi dal Teatro Massimo, è un mercato della verdura e del pesce ancora molto autentico. Nell’attraversarlo s’incrocia via dei Carrettieri, una strada stretta che è una chicca per la sua street art.

Ballaró è il mio mercato preferito per la sua atmosfera. È pieno di bancarelle e negozi di macelleria dove è possibile provare il migliore street food dei tipici piatti palermitani come le stigghiole, a base di budella di agnello, e il pane câ meusa, il decantato panino con la milza.

Le più belle chiese di Palermo

Ció che più incanta il turista che arriva per la prima volta a Palermo è la quantità impressionante di chiese che quanto a bellezza non hanno nulla da invidiare a quelle di Roma o Firenze. Qui vi indico alcune delle più belle e famose ma sappiate che quasi ad ogni angolo della città ce n’è una che cattura l’attenzione e che merita sicuramente una visita.

La Chiesa del Gesù

In zona Ballaró, quasi a ridosso del mercato, c’è una chiesa “insospettabile” dall’esterno che però è uno scrigno di bellezze straordinarie. Si chiama Chiesa del Gesù ma è nota ai palermitani come Casa Professa. Il suo interno, con tonnellate di marmi espressione della migliore arte barocca, lascia senza fiato.

San Giovanni degli Eremiti

È un piccolo complesso monastico che costituisce una delle più singolari espressioni del Patrimonio artistico palermitano. Con il suo giardino ricco di piante esotiche è un eccezionale esempio di come in questa città la cultura occidentale conviva con quella islamica.

Santa Caterina

Questa complesso merita assolutamente una visita completa. Partite dai meravigliosi interni della chiesa e poi salite a visitare le stanze del convento in cui fino a qualche anno fa vivevano le monache di clausura.

Imperdibile poi è la visita ai tetti della chiesa da cui si ha una vista mozzafiato su Palermo ed in particolare su Piazza Pretoria, con la sua superba Fontana omonima. E per concludere, non può mancare un salto ai Segreti del Chiostro, la fantastica pasticceria del convento in cui vale la pena farsi tentare da delizie come la testa di turco, il cannolo o il trionfo di gola, il dolce del “Gattopardo”.

San Cataldo e la Martorana

Di fronte all’ingresso della chiesa di Santa Caterina, su Piazza Bellini, ci sono altre due chiese spettacolari: San Cataldo con le sue cupole rosse e Santa Maria dell’Ammiraglio con i suoi mosaici bizantini, entrambe facenti parte dell’itinerario della Palermo arabo-normanna.

Santa Maria dello Spasimo

Forse il mio luogo preferito a Palermo, nel cuore del quartiere della Kalsa. Complice la luce perfetta di un pomeriggio dal cielo terso, Santa Maria dello Spasimo mi ha stregato. Si tratta di una chiesa mai completata, caratteristica perché priva di tetto, che oggi è utilizzata come spazio espositivo e location straordinaria di eventi.

E proprio a pochi metri da Santa Maria dello Spasimo, appena due mesi fa, sono stati inaugurati alcuni bellissimi murales realizzati sulle facciate dei palazzi all’interno di un interessante progetto di riqualificazione di questo quartiere popolare.

La Cattedrale

Per gli amanti della storia questo luogo meraviglioso ha un fascino tutto particolare. Non solo è una sintesi architettonica straordinaria dell’arte arabo-normanna a Palermo ma al suo interno conserva le tombe di alcuni dei più grandi sovrani di epoca medievale, tra cui Federico II. Un ulteriore motivo per visitarla è la possibilità, meteo permettendo, di salire sui suoi bellissimi tetti e godersi uno splendido panorama della città.

Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina

Dal 2015 patrimonio dell’Unesco, il Palazzo reale è il cuore dell’itinerario arabo-normanno di Palermo e simbolo della ricchezza e del potere del regno normanno. Se l’antica residenza reale con i suoi appartamenti è un godimento per gli occhi, la Cappella Palatina, capolavoro custodito al suo interno, è un piacere per l’anima. Quando si entra in questa piccola chiesa al secondo piano del Palazzo la commozione la fa da padrona e ci si sente frastornati dal tripudio di oro di questi straordinari mosaici fatti realizzare da re Ruggero II quasi mille anni fa.

Duomo di Monreale

Il piccolo comune di Monreale è vicinissimo a Palermo. Anche se si hanno a disposizione pochi giorni per visitare il capoluogo siciliano, vale assolutamente la pena noleggiare un taxi o prendere un pullman per spendere qualche ora a Monreale. Il Duomo con i suoi mosaici, famoso in tutto il mondo, mette in moto delle emozioni difficili da descrivere a parole.

Il teatro dei pupi

Il mio breve tour di Palermo non si poteva concludere senza una piccola chicca. In via Barra dell’Olivella, una bellissima stradina del centro storico, opera ancora oggi il Teatro dell’opera dei pupi siciliani del maestro Mimmo Cuticchio. In una sala piccolissima e con pochi posti, si continuano a mettere in scena ogni weekend le storie epiche dei paladini di Orlando. Si tratta di spettacoli pomeridiani destinati ai bambini ma anche a tutti gli adulti sensibili che vogliano riprovare emozioni antiche immergendosi nella finzione scenica creata dai pupari.

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